SBULLIT ACTION E MA BASTA PARTNER CONTRO IL BULLISMO

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Nasce la partnership tra due alfieri della lotta al bullismo, Sbullit Action e Mabasta.
Ecco di cosa si occupa la Onlus Mabasta

MaBasta” ha un obiettivo tanto semplice da esporre quanto ambizioso e complesso da risolvere, ossia mettere fine al cyberbullismo (e bullismo) scolastico. Un’utopia? Forse. Ma noi riteniamo di avere un qualcosa in più (o almeno di diverso) rispetto a tutti coloro che ci hanno provato sino ad ora, SIAMO NOI STESSI STUDENTI. Infatti MaBasta è forse la prima associazione informale contro il cyberbullismo e bullismo che si muove dal basso, anzi dal bassissimo, visto che abbiamo 14-15 anni e frequentiamo il primo anno dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce. Il nostro vantaggio è semplice, sta nel fatto che, non essendo adulti, ed essendo dei nativi digitali, abbiamo un impatto diverso sui giovani, utilizziamo la creatività giovanile, usiamo gli stessi strumenti informatici e, soprattutto, gli stessi linguaggi di espressione e di comunicazione. Lo dimostra (forse) il grande successo mediatico che MaBasta ha ottenuto in soli due mesi dalla nascita (oltre 17.000 “like”, articoli e servizi giornalistici su CorriereRepubblicaTg1Striscia la notizia, Rai Parlamento, etc.).

Il nostro progetto (ed il nostro impegno) si rivolge soprattutto a tre ben precise categorie:

Le vittime – le ragazze ed i ragazzi che, a causa della loro natura sensibile o dei loro caratteri o, ancora, del loro modo di essere, di vedere e di pensare, sono prese di mira, schernite, vessate, insultate, sia fisicamente che virtualmente. A loro chiediamo di aprirsi e di comunicare immediatamente i loro disagi.

Il cyberbullismo e il bullismo sono fenomeni causati da ragazzi e ragazze che – a nostro avviso – sono coloro che hanno più bisogno di aiuto, non sono per nulla delle persone serene ed equilibrate se sentono il bisogno di sopraffare qualcun altro per avere una propria posizione sociale. Anche a loro chiediamo di farsi avanti (sappiamo che è molto difficile), chiediamo di farsi aiutare, almeno nel tentare di trovare un po’ più di serenità ed equilibrio interiore.

Gli “spettatori” – sono tutti gli altri ragazzi e ragazze, né vittime né bulli, che però sono a conoscenza o addirittura assistono in silenzio (magari ridacchiando) agli episodi o alle continue azioni di cyberbullismo e bullismo. Agli “spettatori” chiediamo di smettere di essere tali in quanto, in un certo senso, sono anche dei “complici”. A loro chiediamo di intervenire sul nascere, di opporsi, di organizzarsi in controbranco o, almeno, di segnalare gli episodi e le situazioni.

Lo scopo è quello di avere tante (se non tutte) “Classi Debullizzate“!

Fonte

https://www.eppela.com/it/projects/8178-mabasta-movimento-studentesco-anti-bullismo

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