FONDAZIONE VENTO CON IL SUO PROGETTO UNICO NEL SUO GENERE
CONTINUA IL SUO LAVORO SVILUPPANDO ANCHE NUOVE PARTNERSHIP STRATEGICHE CON:
CORE.COM CALABRIA E MABASTA
Fondazione Vento nasce nel 2015 dalla volontà del suo Presidente Mario Zamboni, da poco purtroppo deceduto, di realizzare nel migliore dei modi una App con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi ad un uso corretto, utile e alternativo dello smartphone:“Sbullit Action”. La sua volontà era quella di creare un nuovo ambiente allargato e fruibile da tutti grazie alla possibilità di scaricarla in modo veloce,un ambiente che rappresentasse un laboratorio di idee costruttive e utili, un luogo “diverso” ma allineato alle nuove esigenze di condivisione dei giovani e studiato appositamente per essere un punto di incontro dove i giovani,tra cuianche le vittime di bullismo e di cyberbullismo, avessero modo di integrarsi, essere parte di un team, condividere, giocare da soli e in squadra, vincere, ma anche quella di reintegrarsi e risollevarsi dalle esperienze negative vissute esprimendo ed evidenziando il loro disagio utilizzando svariate forme tra cui quelle creative e di richiesta aiuto.
Il bullismo si evolve e diventa sempre più pericoloso Due giornate importanti sono appena state festeggiate sul tema del bullismo e dell’uso positivo di Internet: il 7 febbraio si è svolta la giornata nazionale contro il bullismo e il 9 febbraio la giornata mondiale del Safer Internet Day (dedicata all’uso positivo di Internet). La giornatanazionale del 7 ha evidenziatotramite gli articoli/interviste/video/ricerche fatte presenti nei principali media nazionali e locali e ha messo in evidenza dei numeri in continua crescita e che bisogna fare qualcosa: si è parlato di responsabilità e di controlli scolastici perché il 61% dei ragazzi afferma di essere vittima di questo fenomeno mentre il 68% di aver assistito a fenomeni di bullismo e di cyberbullismo.
Cosa manca: responsabilità, formazione e informazioni! Carenzenon colmate fino ad oggi dalle norme, anche quelle più recenti e manca soprattutto un coordinamento nazionale nella lotta al fenomeno.
Cosa Serve quindi: un lavoro di formazione che deve vedere coinvolte le istituzioni, le scuole, le famiglie e i giovani. Nell’ultima Legge di Bilancio sono stati stanziati soldi per la formazione i docenti contro bullismo, cyberbullismo e violenze di genere.
Per combattere bullismo e cyberbullismo cosa serve secondo l’esperto Luca Bernardi e riportata come intervista su il fattoquotidiano.it (https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/02/07/giornata-contro-il-bullismo-perche-i-numeri-sono-in-crescita-e-cosa-si-puo-fare-gli-esperti-servono-responsabilita-e-controlli-scolastici/6092526/): serve una App a livello nazionale che possa servire ai ragazzi in caso di emergenza, per avere notizie e confrontarsi.
UNA APP?: ma….. una App conforme a queste necessità c’è già ed è Sbullit Action!
Da gennaio 2021 Fondazione Vento ha inoltre instaurato due importanti partnership: con Co.Re.Com Calabria e con MaBasta. L’obiettivo comune è la lotta al bullismo e al cyberbullismo.
Co.Re.Com., per l’anno in corso, è impegnato nell’ambito dell’obiettivo specifico intersettoriale n. 5, denominato: “Organizzare, in collaborazione con l’Ufficio del Garante per l’infanzia e l’adolescenza e l’Ufficio scolastico regionale, percorsi formativi per gli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado, in ordine all’utilizzo consapevole e sicuro della rete – Web –, con particolare riguardo ai fenomeni del cyberbullismo, dell’hatespeech e delle fake news”. Co.Re.Com. negli ultimi anni, a motivo del sempre più diffuso utilizzo della rete, della strumentazione informatica e dei social, si è occupato e preoccupato di attenuare i fenomeni del bullismo e cyberbullismo, dell’hatespeech, delle fake news, attraverso una serie di iniziative: in primis, quella di formare e informare le scolaresche calabresi, il corpo insegnante e i genitori degli alunni/studenti; in secundis, quella di supportare l’iter di approvazione della proposta di legge regionale in materia di “prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo”. Il Co. Re.Com. verifica quindi, in stretta collaborazione con l’AgCom, il rispetto delle norme in materia di tutela dei minori nel settore delle comunicazioni, tenendo conto anche dei codici di autoregolamentazione.
MaBasta è un movimento antibullismo animato da studenti adolescenti. L’idea di “MaBasta” è partita nel gennaio 2016 durante una discussione in classe del caso di una ragazza di Pordenone che aveva tentato di farla finita perchè non ce la faceva più a sopportare le azioni di bullismo da parte dei compagni. Grazie al professore di informatica, Daniele Manni, che sempre in classe spronava gli studenti su cosa è molto meglio “fare” che semplicemente parlarne, è iniziato il lo studio per sviluppare delle azioni concrete e con l’obiettivo di tentare di frenare questo bruttissimo fenomeno. E’ nata così l’idea di creare un movimento di giovani e giovanissimi che, come gli ideatori, vogliono fermare il bullismo, per dimostrare a bulle e bulli che quelli contrari sono molto più numerosi! Mabasta è nato così ufficialmente il 7 febbraio 2016 creando la pagina Facebook e il sito internet (www.mabasta.org). L’obiettivo di MaBasta è quello di dare una mano sia alle vittime, spingendoli a segnalare le loro storie, che ai bulli veri e propri partendo dal presupposto che forse sono proprio loro che ne hanno più bisogno. Il movimento MaBastachiede il sostegno e la collaborazione di tutti i ragazzi in Italia, dalle elementari alle superiori, con l’obiettivo di diventare tantissimi così da avere una voce sempre più forte. Molte le iniziative sviluppate fino ad oggi dal movimento che hanno anche catturato anche l’interesse dei media.
Due partnership quindi strategiche e fondamentali per la lotta al bullismo e al cyberbullismo: La “Fondazione Vento” infatti, interagisce con le scuole, le università, le imprese, le associazioni e le istituzioni nazionali e territoriali per diffondere le pratiche virtuose della comunicazione in Rete, e per promuovere una consapevolezza diffusa delle responsabilità individuali.Per il raggiungimento dei propri scopi può collaborare tranquillamente lavorare con organismi che perseguono finalità simili o complementari.E dispone anche di una Appstrategica visto il target, che permetterà di sviluppare un tamtamfino ad ora mai utilizzato e che ben si integra con le azioni degli altri due partner.
L’obiettivo comune è quindi quello di attivare azioni di contrasto e prioritariamente di prevenzione, intese come un insieme di azioni integrate, formative e non, che coinvolgano non soltanto i bambini e gli adolescenti, ma anche gli insegnanti, gli educatori e, ove possibile, le famiglie.